Prc Marino, sullo scioglimento del Consiglio Comunale: La fine della farsa

Prc Marino, sullo scioglimento del Consiglio Comunale: La fine della farsa

17/09/2015 0 Di Redazione

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Flaviano Marrucci, Segretario PRC Marino

Fla­via­no Mar­ruc­ci, Segre­ta­rio PRC Mari­no

Prc Mari­no, sul­lo scio­gli­men­to del Con­si­glio Comu­na­le: La fine del­la far­sa

Lo scio­gli­men­to del con­si­glio comu­na­le di Mari­no giun­ge come ulti­mo atto di una far­sa comin­cia­ta agli ini­zi di apri­le con gli arre­sti del sin­da­co Fabio Sil­va­gni e pro­se­gui­ta, stan­ca­men­te, nei mesi suc­ces­si­vi con una giun­ta ed un’am­mi­ni­stra­zio­ne sem­pre più inca­pa­ci di con­dur­re qual­sia­si azio­ne degna del rispet­to nei con­fron­ti dei cit­ta­di­ni mari­ne­si che ognu­no che si impe­gna nel­la poli­ti­ca dovreb­be ave­re.
Per noi comu­ni­sti già trop­pe paro­le si sono spre­ca­te; paro­le e chiac­chie­re a cui non han­no fat­to segui­to azio­ni rea­li e di pro­te­sta da par­te del­le oppo­si­zio­ni che coin­vol­ges­se­ro in un pro­ces­so par­te­ci­pa­ti­vo anche la stes­sa cit­ta­di­nan­za.
Que­sto è con ogni pro­ba­bi­li­tà il prin­ci­pa­le aspet­to poli­ti­co che oggi evi­den­zia­mo: la tota­le assen­za di col­le­ga­men­to fra la cit­ta­di­nan­za e i fat­ti “poli­ti­ci” che sono avve­nu­ti nel nostro Comu­ne, col­le­ga­men­to e par­te­ci­pa­zio­ne neces­sa­ri per rico­strui­re un rea­le tes­su­to socia­le e che anche noi, ben­ché for­za mino­ri­ta­ria, non abbia­mo sapu­to rian­no­da­re. Anco­ra una vol­ta i cit­ta­di­ni sono sta­ti tenu­ti lon­ta­ni da quan­to avve­ni­va nel­le “came­re del pote­re” e lascia­ti a subi­re da soli gli even­ti.
Da oggi par­ti­ran­no ovvia­men­te le dichia­ra­zio­ni di coe­sio­ne fra for­ze poli­ti­che che poco o nul­la han­no da dir­si, si par­le­rà di par­te­ci­pa­zio­ne popo­la­re per strap­pa­re qual­che voto a chi anco­ra ripo­ne fidu­cia in un siste­ma di rap­pre­sen­tan­za vuo­to e lon­ta­no dagli inte­res­si popo­la­ri.
Oggi non voglia­mo lan­cia­re alcun appel­lo (sareb­be inu­ti­le e bana­le), ma richia­ma­re i cit­ta­di­ni ad espri­me­re la loro opi­nio­ne, di tor­na­re ad esse­re par­te atti­va nel­la costru­zio­ne del­la poli­ti­ca; noi comu­ni­sti non voglia­mo esse­re dele­ga­ti, voglia­mo esse­re espres­sio­ne di chi oggi subi­sce gli effet­ti di una cri­si che si pre­an­nun­cia decen­na­le, voglia­mo dare voce a chi tace, ed è sta­to fat­to tace­re, da trop­po.
Si chiu­de una far­sa ma, nel tea­tri­no del­la nostra cit­tà, se ne apre un’al­tra che si pro­trar­rà fino alla chiu­su­ra del­le pros­si­me ele­zio­ni: per­ché va elet­to un nuo­vo capo­co­mi­co, una nuo­va com­pa­gnia di guit­ti for­se con colo­ri diver­si ma con lo stes­so copio­ne da ripro­por­re. Non è for­se l’o­ra, cit­ta­di­ni mari­ne­si, di dare un taglio a tut­to que­sto?

Cir­co­lo “Jago” PRC Mari­no

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