Marino: Nuovo Riformismo Avanti con Santarelli Sindaco AL SEGRETARIO DEL PARTITO SOCIALISTA DI MARINO MESTICI…
SANTARELLI CONTRO ASTORRE: UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA E DI MALGOVERNO A MARINO
08/09/2015Questo articolo è stato letto 6107 volte!
SANTARELLI CONTRO ASTORRE: UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA E DI MALGOVERNO A MARINO
LE ACCUSE DELLA CONSIGLIERA SANTURELLI FANNO EMERGERE I MALI STRUTTURALI DEL PD MARINESE MATURATI IN UN DECENNIO DI PARALISI POLITICA IMPOSTA DA ASTORRE
Nell’anno corrente Marino è assurto agli “onori” della cronaca nazionale. Ad aprile scorso per i mandati che hanno privato della libertà il Sindaco ed altri, dai domiciliari alla traduzione a Rebibbia; ora per le dimissioni dal partito e dalla carica della consigliera del PD. Quest’ultimo episodio ha dato il pretesto ad un giornalista prestigioso come Gramellini su LA STAMPA di Torino di giocare tra “Marino Sindaco di Roma in vacanza e il Sindaco di Marino in galera”. Anche Antonella Mascali, su IL FATTO QUOTIDIANO ha alzato il tiro fino a collegare le vicende marinesi con la politica del Governo. Operazione assolutamente improponibile, dal momento che nella nostra piccola storia non ci sono gli estremi per chiamare il Governo Renzi e il PD nazionale. Ma per chi come Travaglio è contro a prescindere, non è difficile trovare il nesso. Santurelli ha motivato le sue dimissioni con accuse gravi al PD per aver avallato la scellerata politica urbanistica del Centro Destra e in particolare la lottizzazione del Divino Amore. Era ora che qualcuno del PD si accorgesse della verità-validità di ciò che noi sosteniamo dal 2008 e mostra che il malessere causato dagli inciuci tra Astorre e Palozzi comincia ad esplodere. Con le dimissioni della Santurelli quali scenari possono aprirsi? La sua denuncia apre finalmente negli organi Regionali e Provinciali del PD il vaso di Pandora delle intese tra Centro Destra e Centro Sinistra che tra parentesi hanno snaturato il PD e lo hanno privato della capacità di fare opposizione e di esprimere una politica alternativa al Centro Destra. Inciuci tra Astorre e Palozzi che superarono ogni limite di decenza alle primarie del Centro Sinistra con l’invasione di 600 elettori di Centro Destra su 1800 votanti per consentire la vittoria del candidato che rompeva l’unità del Centro Sinistra e apriva le porte del successo del Centro Destra al primo turno. Il PD Romano e Regionale fin ora si è sempre voltato dall’altra parte e si è rifiutato di prendere provvedimenti. Ove anche in questa circostanza non dovesse accadere nulla saremmo in presenza di un Partito liquido che rinuncia ad esistere e ad avere presa sul territorio. Le dichiarazioni della Segretaria del PD locale con quel “ce ne faremo una ragione”mostrano l’incapacità a comprendere la profondità della crisi che attraversa il PD,che invece è presente nella dichiarazione di Trabalza, che ha mostrato senso politico e tentato un dialogo costruttivo. Ove nel PD dovessero prevalere le tesi del”ce ne faremo una ragione”le conseguenze sarebbero letali non solo per il PD ma si ripercuoterebbero su tutte le forze politiche e liste civiche di Centro Sinistra e avrebbero come conseguenza di accentuare gli attacchi al PD rendendo impossibile ricostruire una coalizione di Centro Sinistra capace di candidarsi a conquistare la maggioranza. Perciò,in attesa che il PD ricostruisca le ragioni della sua presenza nella società e nel concerto politico, occorre fare ogni sforzo per far prevalere le ragioni che uniscono rispetto a quelle che dividono. Si convochi una convention programmatica per definire un progetto alternativo a quello realizzato da Palozzi negli ultimi 10 anni con una cementificazione del territorio invasiva e speculativa;progetto basato sulla riaffermazione della legalità nel Governo della cosa pubblica,sul rilancio dell’agricoltura di qualità, sugli investimenti per riqualificare i centri abitati e offrire alle imprese edilizie un diverso impiego delle risorse economiche ed umane,sul turismo la cultura e i beni culturali e sulla valorizzazione dei Parchi dei Castelli Romani e dell’Appia Antica,sulla raccolta dei rifiuti porta a porta anche per ridurre l’incidenza della TARI sulle famiglie,insediare tutti gli istituti della partecipazione popolare alla vita amministrativa previsti dallo Statuto Comunale per ravvivare la democrazia caduta in letargo nel decennio passato. Riprendere il grande gemellaggio delle sei Province Capitali del primo nucleo di Unione Europea per dare un contributo dal basso alla crescita dell’unità politica dell’Europa . Avviare un confronto sulla Legalità con quelle parti di Centro Destra che sembra stiano prendendo le distanze da Palozzi e dai suoi metodi arroganti e padronali. Elaborare un progetto dal profilo alto restituirebbe alla politica e ai partiti e associazioni la dignità riconosciutale dalla Carta Costituzionale; progetti compatibili con la salvaguardia delle risorse naturali sui quali basare il confronto e definire l’ambito delle alleanze avendo come obbiettivo la conquista della maggioranza.
Giulio Santarelli
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