Roma. Molestatori di Via Frattina tornano in libertà, Tozzi-Pellegrino (FdI-An): “Andremo in fondo alla questione, pretendiamo spiegazioni”

Roma. Molestatori di Via Frattina tornano in libertà, Tozzi-Pellegrino (FdI-An): “Andremo in fondo alla questione, pretendiamo spiegazioni”

26/07/2014 0 Di Redazione

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cinziapellegrinoRoma. Mole­sta­to­ri di Via Frat­ti­na tor­na­no in liber­tà, Toz­zi-Pel­le­gri­no (FdI-An): “Andre­mo in fon­do alla que­stio­ne, pre­ten­dia­mo spie­ga­zio­ni”.

«La prio­ri­tà di chi ammi­ni­stra dovreb­be esse­re, pri­ma di tut­to, garan­ti­re la sicu­rez­za dei pro­pri cit­ta­di­ni, per poi offri­re a chi vie­ne nel nostro Pae­se un’integrazione vera e soprat­tut­to soste­ni­bi­le. Nel mon­do paral­le­lo nel qua­le inve­ce vivo­no Igna­zio Mari­no e la sua mag­gio­ran­za, assi­stia­mo pur­trop­po ester­re­fat­ti ad un’amministrazione, come quel­la Capi­to­li­na, che nel Bilan­cio 2014 deci­de di taglia­re i 3,7 milio­ni desti­na­ti dal­la giun­ta pre­ce­den­te all’assistenza sco­la­sti­ca per i bam­bi­ni disa­bi­li, per rega­lar­li ai Rom.

Que­sto dan­no­so e stru­men­ta­le buo­ni­smo del­la sini­stra ser­ve solo ad invi­ta­re nel nostro Pae­se dei poco di buo­no, spa­lan­can­do loro le por­te e con­vin­cen­do­li di poter veni­re qui a fare quel­lo che voglio­no. Per­ché da noi tut­to gli è dovu­to e con­sen­ti­to e, se delin­quo­no, se la cava­no con la clas­si­ca “pac­ca sul­le spal­le”. Noi cre­dia­mo, inve­ce, che pri­ma ven­ga il rispet­to del­la lega­li­tà e poi l’inclusione».

Lo dichia­ra Cin­zia Pel­le­gri­no (refe­ren­te per Roma Capi­ta­le del Dipar­ti­men­to di Fra­tel­li d’Italia-An dedi­ca­to alla tute­la del­le Vit­ti­me di vio­len­za)  in meri­to alla  ban­da dei quat­tro musi­ci­sti di stra­da polac­chi che a gen­na­io ten­tò di stu­pra­re la com­mes­sa di un nego­zio via Frat­ti­na e che da qual­che gior­no è tor­na­ta a esi­bir­si die­tro piaz­za di Spa­gna.

Rin­ca­ra la dose Ste­fa­no Toz­zi, con­si­glie­re in I Muni­ci­pio: «Qual­cu­no dovreb­be spie­ga­re come a distan­za di pochi mesi è sta­to con­sen­ti­to a dei sog­get­ti mac­chia­ti­si di un rea­to così deplo­re­vo­le, di esse­re già usci­ti dal car­ce­re pre­ven­ti­vo, con la pos­si­bi­li­tà di tor­na­re sul luo­go del misfat­to, come se nien­te fos­se mai acca­du­to. Sareb­be quan­to­me­no oppor­tu­no ren­de­re più inci­si­va la car­ce­ra­zio­ne pre­ven­ti­va dove è pre­sen­te una pale­se peri­co­lo­si­tà socia­le e la con­cre­ta pos­si­bi­li­tà di rei­te­ra­zio­ne del rea­to. Come in que­sto caso, dove le vit­ti­me, assie­me ai nego­zian­ti del­la zona che ave­va­no denun­cia­to il fat­to, ven­go­no incom­pren­si­bil­men­te espo­sti ad ulte­rio­ri rischi. Da tem­po Fra­tel­li d’Italia-Alleanza Nazio­ne denun­cia la man­can­za di sicu­rez­za in diver­se zone del Muni­ci­pio, chie­den­do più vol­te al sin­da­co Mari­no e alla pre­si­den­te Alfon­si di affron­ta­re con­cre­ta­men­te la situa­zio­ne. Loro pre­fe­ri­sco­no discu­te­re in Con­si­glio solo di unio­ni civi­li, come acca­de oggi, ma di non pre­oc­cu­par­si se degli stu­pra­to­ri scor­raz­za­no libe­ri per le stra­de del cen­tro di Roma. Di con­tro, il nostro è un par­ti­to che pun­ta mol­to sul­la sicu­rez­za e sul­la giu­sti­zia, per que­sto abbia­mo la fer­ma inten­zio­ne di anda­re a fon­do alla que­stio­ne e di avvia­re oppor­tu­ne azio­ni poli­ti­che nel­le sedi isti­tu­zio­na­li com­pe­ten­ti».

 

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