Le primarie di Marino: una tragedia annunciata

Le primarie di Marino: una tragedia annunciata

12/03/2014 1 Di Francesca Marrucci

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manifesto primarie marinoA Mari­no uno solo è il risul­ta­to di que­ste pri­ma­rie: il cen­tro­de­stra segna un pun­to, il cen­tro­si­ni­stra si divi­de anco­ra, i cit­ta­di­ni han­no di nuo­vo per­so.

di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

Le pri­ma­rie del cen­tro­si­ni­stra mari­ne­se sono sta­te annul­la­te. Lo ha deci­so la Com­mis­sio­ne appo­si­ta che, vaglian­do il ricor­so di Eleo­no­ra Di Giu­lio e Ales­san­dro Lioi, ha rite­nu­to che ci sia­no sta­ti trop­pi voti da par­te di cit­ta­di­ni di destra a favo­re del vin­ci­to­re Ciam­ber­la­no. Voti che, visto lo scar­to esi­guo, han­no fat­to la dif­fe­ren­za.

E ora? Ora non si sa. Ciam­ber­la­no pro­met­te inter­ven­ti dal­l’al­to, la tele­no­ve­la potreb­be non ave­re fine, e intan­to a noi resta­no del­le dove­ro­se con­si­de­ra­zio­ni da fare su que­sta tra­ge­dia che già alla vigi­lia, era annun­cia­ta.

Comin­cia­mo dal cen­tro­si­ni­stra mari­ne­se, più divi­so del­l’I­ta­lia pre­u­ni­ta­ria, più fer­mo del­l’ac­qua di un poz­zo nero. Tra can­di­da­ti veri, pre­sun­ti e fasul­li, l’u­ni­ca veri­tà è che si è pen­sa­to che la qua­dra che non si riu­sci­va a rag­giun­ge­re per matu­ri­tà poli­ti­ca, si pote­va deman­da­re ai cit­ta­di­ni con le pri­ma­rie, quin­di lascia­mo deci­de­re i mari­ne­si.

A par­te il fat­to che resto con­vin­ta che in una situa­zio­ne di divi­sio­ne inter­na così mar­ca­ta, l’u­so del­le pri­ma­rie sia un inu­ti­le pal­lia­ti­vo, la man­ca­ta con­si­de­ra­zio­ne del­l’im­pat­to di ‘inci­den­ti di per­cor­so’ come quel­li capi­ta­ti, è anco­ra da più irre­spon­sa­bi­li. E non mi si ven­ga a dire ‘non pen­sa­va­mo, non cre­de­va­mo, non sape­va­mo’.

Alle pri­ma­rie pas­sa­te, quan­do i con­ten­den­ti era­no Ono­ra­ti e Ciam­ber­la­no suc­ces­se la stes­sa cosa. Io stes­sa la denun­ciai susci­tan­do l’i­ra di uno dei con­ten­den­ti, ma nes­su­no pen­sò a fare scan­da­li o ad annul­la­re le pri­ma­rie, per­ché comun­que ave­va vin­to Ono­ra­ti, e il risul­ta­to era quel­lo che sta­va bene alla mag­gio­ran­za. Ma è sta­to da inco­scien­ti non rico­no­sce­re e valu­ta­re per tem­po un feno­me­no che sem­bra si sia ripe­tu­to in manie­ra ragio­na­ta e con­trol­la­ta, con­fer­man­do che all’e­po­ca si sta­va­no facen­do le pro­ve gene­ra­li e che il boi­cot­tag­gio avreb­be potu­to riguar­da­re qual­sia­si can­di­da­to, col fine ulti­mo di divi­de­re e vin­ce­re.

Ora, alcu­ni que­si­ti neces­si­ta­no una rispo­sta one­sta e logi­ca da tut­ti i pro­ta­go­ni­sti del­la vicen­da:

- se le pri­ma­rie sono un pro­ces­so atto a far deci­de­re i cit­ta­di­ni, per­ché ci mera­vi­glia­mo che ven­ga­no anche cit­ta­di­ni di cen­tro­de­stra a vota­re?

- se ogni cit­ta­di­no, nel segre­to del­l’ur­na, è libe­ro di cam­bia­re idea come e quan­do vuo­le, su che base si può impu­ta­re ad un cit­ta­di­no di non poter vota­re alle pri­ma­rie per­ché vota a destra? Non potreb­be aver cam­bia­to idea per­ché gli pia­ce un can­di­da­to mes­so dal cen­tro­si­ni­stra?

- se si pre­ten­de che voti­no solo gli elet­to­ri di cen­tro­si­ni­stra (e qui mi vie­ne da ride­re), le pri­ma­rie non sono lo stru­men­to adat­to, a meno che non si ammet­ta­no i soli tes­se­ra­ti, anche se, pure in quel caso, la mano sul fuo­co sul voto a sini­stra non la met­te­rei.

- le pri­ma­rie sono per sce­glie­re il can­di­da­to di cen­tro­si­ni­stra che, si sup­po­ne, deve esse­re così vali­do e trai­na­re tan­to con­sen­so da ruba­re voti al cen­tro­de­stra per vin­ce­re, per­ché allo­ra esclu­de­re a prio­ri l’i­dea che dei cit­ta­di­ni di cen­tro­de­stra si sia­no stan­ca­ti di Sil­va­gni e gli abbia­no pre­fe­ri­to Ciam­ber­la­no (se poi han­no vota­to Ciam­ber­la­no)?

- ma soprat­tut­to: come si fa ad esse­re CERTI che tut­ti que­sti abbia­no vota­to Ciam­ber­la­no? Non c’è il segre­to del­l’ur­na? Io non farei affi­da­men­to nem­me­no a quel­lo che dice la gen­te fuo­ri ai seg­gi, e la dimo­stra­zio­ne del fat­to che la gen­te men­te sono gli exit polls degli ulti­mi appun­ta­men­ti elet­to­ra­li, com­ple­ta­men­te diver­si dal­l’e­si­to del­le urne. Che signi­fi­ca? Che la gen­te è fal­sa e alla fine vota chi più gli con­vie­ne, non man­can­do dopo 5 minu­ti, fuo­ri dal seg­gio, di dire peste e cor­na del can­di­da­to appe­na vota­to. Del resto il caso Ber­lu­sco­ni lo ricor­dia­mo tut­ti, no? Nes­su­no lo ave­va vota­to, ma ave­va la mag­gio­ran­za nel Pae­se!

Que­ste doman­de han­no uno sco­po pre­ci­so: far capi­re che lo stru­men­to del­le pri­ma­rie così come è sta­to con­ce­pi­to è inu­ti­le. Non aggiu­sta i dan­ni e gli scre­zi del cen­tro­si­ni­stra, non è un ver­det­to del popo­lo di cen­tro­si­ni­stra, pro­prio per­ché tut­ti han­no la pos­si­bi­li­tà di vota­re, è uno stru­men­to con più difet­ti che pre­gi, che però vie­ne ‘tol­le­ra­to’ a secon­da del risul­ta­to che por­ta.

Dov’è la mera­vi­glia nel fat­to che il cen­tro­de­stra si orga­niz­zi stra­te­gi­ca­men­te per ope­ra­re su di un mec­ca­ni­smo che dà que­sta oppor­tu­ni­tà? Se in bat­ta­glia por­gi il fian­co, per­ché l’av­ver­sa­rio non dovreb­be appro­fit­tar­ne?

La cosa può esse­re moral­men­te con­dan­na­bi­le, sen­z’al­tro poco eti­ca, ma fat­to sta che non è sta­to fat­to nien­te di ille­ga­le e que­sto signi­fi­ca che si sta usan­do uno stru­men­to, da par­te del cen­tro­si­ni­stra, che non si è in gra­do di con­trol­la­re.

Il cen­tro­de­stra, se dav­ve­ro ha orga­niz­za­to que­sto boi­cot­tag­gio, ha fat­to l’en plein. Se ha deci­so di sce­glier­si l’av­ver­sa­rio con­vo­glian­do voti e, in que­sto caso Ciam­ber­la­no aves­se vin­to e basta, avreb­be otte­nu­to il risul­ta­to spe­ra­to. Ma for­se gli è anda­ta addi­rit­tu­ra meglio: in un col­po solo è riu­sci­to a vani­fi­ca­re le pri­ma­rie e far­le annul­la­re, a ren­de­re vane le can­di­da­tu­re, a far fare una figu­ra meschi­na al cen­tro­si­ni­stra e, dul­cis in fun­do, è riu­sci­to a divi­de­re di nuo­vo una coa­li­zio­ne che sta­va su con la spe­ran­za come col­lan­te. Col­lan­te, per cari­tà, degnis­si­mo, ma trop­po fra­gi­le per un pae­se come Mari­no, dove i col­pi bas­si in poli­ti­ca non sono l’ec­ce­zio­ne, ma la rego­la.

Effet­to buo­ni­smo? Inco­scien­za? Ine­spe­rien­za? Man­ca­ta capa­ci­tà di capi­re cosa suc­ce­de? Un po’ di tut­to, con­di­to dal­l’i­dea mal­sa­na di poter con­trol­la­re una situa­zio­ne che da anni è in mano ad altri. Alla vigi­lia, tut­ti i pen­sie­ri era­no dedi­ca­ti ai fran­chi tira­to­ri inter­ni, da una par­te e dal­l’al­tra e inve­ce il nemi­co era quel­lo di sem­pre, quel­lo natu­ra­le: l’av­ver­sa­rio poli­ti­co. Cer­to, se si è rima­sti feri­ti gra­ve­men­te sot­to il fuo­co ami­co per tan­to tem­po, come è suc­ces­so a trop­pi can­di­da­ti immo­la­ti sul­l’al­ta­re di un cen­tro­si­ni­stra liti­gio­so e incoe­ren­te, capi­sco che que­sto timo­re per­man­ga, ma sot­to­va­lu­ta­re quel­lo che sta all’e­ster­no, anco­ra una vol­ta ha por­ta­to il cen­tro­si­ni­stra a fare una figu­ra meschi­na.

Non ser­ve addur­re scu­se, dare la col­pa al cen­tro­de­stra, e altre cose incoe­ren­ti ed inop­por­tu­ne che ho sen­ti­to in que­ste ore. Il fat­to stes­so che la coa­li­zio­ne abbia inte­so scri­ve­re nel mani­fe­sto del­le pri­ma­rie che que­ste era­no ‘aper­te a tut­ti i cit­ta­di­ni e i comu­ni­ta­ri resi­den­ti nel Comu­ne di Mari­no (…)’ per poi aggiun­ge­re un laco­ni­co ‘Non saran­no ammes­se al voto per­so­ne tes­se­ra­te e di com­pro­va­ta appar­te­nen­za poli­ti­ca ad altri par­ti­ti non facen­ti par­te del­la coa­li­zio­ne di cen­tro­si­ni­stra’, par­la da sé. A par­te l’e­vi­den­te con­trad­di­zio­ne, devo dedur­re che:

- il cen­tro­si­ni­stra sia in pos­ses­so del­le liste di tes­se­ra­ti di tut­ti i par­ti­ti di destra e sini­stra non facen­ti par­te del­la coa­li­zio­ne, per esse­re in gra­do di dire ‘que­sto sì, que­sto no’;

- ovvia­men­te non era­no ben­ve­nu­ti nem­me­no i tes­se­ra­ti Prc, i gril­li­ni (e qua, è dav­ve­ro dura da por­ta­re avan­ti…) o quel­li che fan­no par­te del­le liste non schie­ra­te né con il cen­tro­de­stra né con il cen­tro­si­ni­stra, come quel­li di Tam­ma­ro (e anche qui… por­ta­va­no un distin­ti­vo?)

Si capi­sce che que­sta cosa non ha sen­so? Para­dos­sal­men­te — sto facen­do l’av­vo­ca­to del dia­vo­lo, per­ché non giu­sti­fi­co l’in­va­sio­ne di destra, ma non giu­sti­fi­co nem­me­no il pia­gni­steo e quan­to ne è segui­to da par­te del­la sini­stra — se un con­si­glie­re comu­na­le del Pdl fos­se venu­to a vota­re, non sareb­be sta­to giu­sto non far­lo vota­re, per­ché quel­lo maga­ri pote­va aver deci­so di cam­bia­re ban­die­ra.

Guar­dia­mo il caso del­le pri­ma­rie a Fra­sca­ti, vin­te da colui che ha fon­da­to e por­ta­to avan­ti For­za Ita­lia nel­la Cit­ta­di­na castel­la­na e oggi sti­ma­to mem­bro del PD!

E’ la poli­ti­ca di oggi che ren­de assur­do gri­da­re allo scan­da­lo. E’ il siste­ma del­le pri­ma­rie che ren­de assur­do gri­da­re allo scan­da­lo. E’ il pen­sa­re di voler gio­ca­re ad armi pari sul pia­no del­l’e­ti­ca con la destra che ren­de assur­do gri­da­re allo scan­da­lo. Non c’è nien­te di nuo­vo. E’ un film già visto. Non si è fat­to nien­te pri­ma, a che pro gri­da­re allo scan­da­lo ades­so?

Ora che fac­cia­mo? Tor­nia­mo a rifa­re le pri­ma­rie? Ma quan­ta gen­te ci andrà sta­vol­ta, visto che in tan­ti sen­to schi­fa­ti e che si sono pen­ti­ti di esser­ci anda­ti? E comun­que, sare­mo sicu­ri che non si riu­sci­rà anche in quel caso ad inqui­na­re il voto? Come? Facen­do pro­fes­sa­re un giu­ra­men­to di fedel­tà ai votan­ti o met­ten­do un but­ta­fuo­ri che in base alle fac­ce deci­de chi può vota­re o no? Insom­ma, si faran­no rego­le appo­sta per Mari­no? E se por­to a vota­re anche io 200 cine­si, visto che ven­go­no da un Pae­se di ‘com­pro­va­ta appar­te­nen­za alla sini­stra’, me li ammet­to­no?

Le pri­ma­rie non han­no sen­so fat­te così, sono un’o­pe­ra incom­ple­ta, sog­get­ta ad abu­si di ogni gene­re, incon­trol­la­bi­le e faci­le pre­da dei brac­co­nie­ri del­la poli­ti­ca. Non sareb­be meglio dimo­stra­re matu­ri­tà e, come si è sem­pre fat­to, usci­re con un nome serio da pro­por­re alla cit­ta­di­nan­za? Media­re a tavo­li­no, rimet­ten­do in cam­po la poli­ti­ca, i con­te­nu­ti e la diplo­ma­zia, inve­ce di dele­ga­re le respon­sa­bi­li­tà all’e­let­to­re che anche que­sta vol­ta è sta­to pre­so in giro da un siste­ma che non fun­zio­na?

I con­gres­si han­no elet­to diret­ti­vi, segre­ta­ri, rap­pre­sen­tan­ti, a che ser­vo­no se non san­no tro­va­re un accor­do per l’u­ni­ca cosa che li com­pe­te: le ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve? Io, da elet­tri­ce, non voglio que­sta respon­sa­bi­li­tà. Voglio poter sce­glie­re chi vota­re alle urne e quel­lo non pos­so far­lo, però devo sce­glie­re chi deve fare il can­di­da­to a Sin­da­co, tra l’al­tro sen­za un pro­gram­ma? Su cosa? Sul­la sim­pa­tia per­so­na­le? Ci potreb­be sta­re, ma non è così che si fa poli­ti­ca. Non si pro­por­reb­be su que­sta base nem­me­no un ammi­ni­stra­to­re di con­do­mi­nio.

A Mari­no uno solo è il risul­ta­to di que­ste pri­ma­rie: il cen­tro­de­stra segna un pun­to, il cen­tro­si­ni­stra si divi­de anco­ra, i cit­ta­di­ni han­no di nuo­vo per­so.

Il cen­tro­si­ni­stra mari­ne­se abban­do­ni la dispe­ra­zio­ne del­le pri­ma­rie, si rim­boc­chi le mani­che e tro­vi una solu­zio­ne a tavo­li­no. Dimo­stri agli elet­to­ri che i par­ti­ti ser­vo­no anco­ra a qual­co­sa, altri­men­ti si ras­se­gni ad accet­ta­re le demo­cra­zia per quel­lo che è: pre­zio­sa, ma anche tan­to peri­co­lo­sa.

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