Roma, Ponte di Nona si mobilita per una grande manifestazione contro il campo nomadi e occupazioni abusive

Roma, Ponte di Nona si mobilita per una grande manifestazione contro il campo nomadi e occupazioni abusive

05/09/2013 0 Di Redazione

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Pon­te di Nona si mobi­li­ta per una gran­de mani­fe­sta­zio­ne con­tro il cam­po noma­di e occu­pa­zio­ni abu­si­ve

Roma. Set­tem­bre 2013 di Fran­co Piri­na (AVS Asso­cia­zio­ne Volon­ta­ri Sicu­rez­za)

Il 29 Set­tem­bre pros­si­mo, alle ore 10,00, con ritro­vo nel­la Piaz­za Mug­gia a Roma, Nuo­va Pon­te Di Nona si appre­sta a vive­re una gran­de Mani­fe­sta­zio­ne.

Una Mani­fe­sta­zio­ne paci­fi­ca ma ecla­tan­te che da tut­ti i resi­den­ti era sen­ti­ta e atte­sa che ci fos­se da tem­po, ora più che mai atte­sa per l’ag­gra­var­si sul Ter­ri­to­rio di situa­zio­ni ille­ga­li col­le­ga­te, vuoi per con­ti­nuo degra­do in ordi­ne pub­bli­co e di sicu­rez­za che la pre­sen­za del Cam­po Noma­di di Via di Salo­ne pro­vo­ca e pro­du­ce nel Quar­tie­re, vuoi per quan­to sta acca­den­do in meri­to alle occu­pa­zio­ni abu­si­ve ed ille­ga­li in atto sul Ter­ri­to­rio.

incendi campo nomadi roma

Incen­di nel cam­po noma­di in via di salo­ne, Roma

Il pro­ble­ma del Cam­po Noma­di è ormai anche dichia­ra­to dal­le For­ze del­l’Or­di­ne un pro­ble­ma che non è più gesti­bi­le, i fumi neri e acri dei falò acce­si all’in­ter­no del Cam­po si sono mol­ti­pli­ca­ti negli ulti­mi mesi con una media di qua­si uno ogni tre gior­ni, pro­vo­can­do un note­vo­le inqui­na­men­to ambien­ta­le oltre a quel­lo a dan­no del­la salu­te dei resi­den­ti.
Il degra­do nel­le Stra­de del Ter­ri­to­rio pro­vo­ca­to dagli zin­ga­ri duran­te la ricer­ca di mate­ria­li nei cas­so­net­ti dei rifiu­ti ha rag­giun­to ormai livel­li insop­por­ta­bi­li anche dal pun­to di vista igie­ni­co, non ser­ve a nul­la da par­te dei resi­den­ti fare una rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, quan­do poi ai bor­di dei cas­so­net­ti stes­si tro­va­no i loro sac­chet­ti aper­ti e spar­pa­glia­ti dopo il pas­sag­gio degli zin­ga­ri. Oltre a dare un’im­ma­gi­ne deso­lan­te nel­le Stra­de che non lo meri­ta­no è sicu­ra­men­te la spa­val­de­ria ille­ga­le nel­lo spor­ca­re che spa­ven­ta i resi­den­ti, in balia di gen­te che nes­su­no con­trol­la nel­le loro ille­ga­li­tà con­ti­nue com­por­ta­men­ta­li.

degrado e sporcizia nel quartiere, Roma

Degra­do e spor­ci­zia nel quar­tie­re, Roma

E’ gen­te con le sue leg­gi, che ruba dove ha l’oc­ca­sio­ne di ruba­re, che adde­stra i bam­bi­ni a far­lo già da quan­do sono pic­co­li, che cir­co­la con auto­vei­co­li spes­so sen­za assi­cu­ra­zio­ne e in con­di­zio­ni mec­ca­ni­che da crea­re peri­co­lo, che ori­na e altro per Stra­da dove gli capi­ta, che sfrut­ta i mino­ri nel­le loro ille­ga­li­tà, poche di tan­te altre situa­zio­ni che cer­ta­men­te por­ta­no ad un limi­te di sop­por­ta­zio­ne, spe­cie poi quan­do si è anche abban­do­na­ti dal­le Isti­tu­zio­ni che dovreb­be­ro impe­di­re un degra­do del gene­re.

Nuo­va Pon­te di Nona poi sta viven­do anche il pro­ble­ma del­le occu­pa­zio­ni abu­si­ve, situa­zio­ni che por­ta­no pro­ble­mi ulte­rio­ri di ordi­ne pub­bli­co oltre a quel­lo di un deprez­za­men­to del­l’im­ma­gi­ne del Quar­tie­re nato per esse­re un Ter­ri­to­rio resi­den­zia­le.

Palazzo occupato abusivamente in via Cerruti , Roma

Palaz­zo occu­pa­to abu­si­va­men­te in via Cer­ru­ti, Roma

La con­vi­ven­za con i resi­den­ti ille­ga­li è esplo­si­va, i resi­den­ti lega­li dei Con­do­mi­ni limi­tro­fi a quel­li occu­pa­ti sono spes­so fat­ti ogget­to di minac­ce e pro­vo­ca­zio­ni da par­te degli occu­pan­ti ille­ga­li e per lo più devo­no assi­ste­re alla con­ti­nua loro spa­val­de­ria di non paga­re luce, acqua e gas per via di allac­cia­men­ti abu­si­vi e per lo più peri­co­lo­si.

Anche in que­ste situa­zio­ni c’è silen­zio asso­lu­to da par­te del­le Isti­tu­zio­ni, nor­ma­le poi che alla gen­te non gli rima­ne che scen­de­re in Piaz­za per fare vale­re i pro­pri dirit­ti.

Quin­di il 29 Set­tem­bre 2013 si vuo­le lan­cia­re un for­te segna­le a quel­le Isti­tu­zio­ni che han­no il dove­re di inter­ve­ni­re pri­ma che le situa­zio­ni pos­sa­no dege­ne­ra­re in ordi­ne pub­bli­co.

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