L’Opinione: Verso il 2013 a Santa Marinella di Emanuele Piendibene

L’Opinione: Verso il 2013 a Santa Marinella di Emanuele Piendibene

03/09/2012 0 Di Redazione

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L’O­pi­nio­ne: Ver­so il 2013 a San­ta Mari­nel­la di Ema­nue­le Pien­di­be­ne

            Il 2013 si avvi­ci­na e le tur­bo­len­ze poli­ti­che comin­cia­no a far­si sen­ti­re, tene­re la bar­ca in rot­ta quan­do comin­cia­no le pri­me avvi­sa­glie di tem­po­ra­le, è sem­pre dif­fi­col­to­so, guar­da­re avan­ti e lon­ta­no non è sem­pre pos­si­bi­le, biso­gna fidar­si dell’equipaggio, del­la bar­ca e degli stru­men­ti per non anda­re a sco­gli.

            Ogni gior­no scen­do­no in cam­po nuo­vi can­di­da­ti a sin­da­co, ognu­no con la pro­pria solu­zio­ne, por­ta­ti dai vari pote­ri debo­li che voglio­no anco­ra lucra­re sul­la vita di que­sto pae­se, pron­ti a diven­ta­re caste e difen­de­re i loro quat­tro sol­di di pri­vi­le­gi anche se in con­tra­sto con le neces­si­tà e la poli­ti­ca di lar­go respi­ro che occor­re a San­ta Mari­nel­la.

            Riu­nio­ni car­bo­na­re, fat­te da quat­tro gat­ti, cer­ca­no di tro­va­re un sin­da­co spen­di­bi­le den­tro segre­te stan­ze, inca­pa­ce di rispon­de­re ad alcu­ni neces­sa­ri sen­ti­re del­la nostra comu­ni­tà ma che comun­que, attra­ver­so la som­ma di vari clien­ti, dovreb­be esse­re in gra­do di tro­va­re il tota­le dei voti neces­sa­ri per vin­ce­re le pros­si­me ele­zio­ni.

            Cosi le allean­ze anco­ra una vol­ta si fan­no come som­ma di clien­ti e non come som­ma di pro­gram­mi e pro­spet­ti­ve.

            Per­so­nal­men­te non ho mai cre­du­to che la poli­ti­ca pos­sa esse­re la som­ma di clien­ti o di vas­sal­li ma deb­ba rap­pre­sen­ta­re un com­pro­mes­so alto, fra le esi­gen­ze del­la comu­ni­tà e deb­ba esse­re in gra­do di sen­ti­re qua­li sono i mali e le poten­zia­li­tà di un pae­se, per deter­mi­na­re come garan­ti­re il miglio­re futu­ro pos­si­bi­le all’intera cit­ta­di­nan­za.

            Se oggi le for­ze poli­ti­che si pre­oc­cu­pa­no del feno­me­no dei gril­li­ni, que­sto dovreb­be por­ta­re tut­ta la clas­se diri­gen­te o alme­no la più sen­si­bi­le di San­ta Mari­nel­la a pen­sa­re che in segui­to a que­ste richie­ste ci sia neces­si­tà che non sono solo dema­go­gia ma istan­ze che van­no tute­la­te e raf­for­za­te, nate già nel 1993 dopo tan­gen­to­po­li e fat­te pur­trop­po deca­de­re nel frat­tem­po.

            Pen­sa­re che la cor­ru­zio­ne in mol­ti casi sia stret­ta­men­te lega­ta alla con­sue­tu­di­ne con il pote­re e che per tale moti­vo è neces­sa­rio par­la­re di rin­no­va­men­to del­la clas­se diri­gen­te, cre­do che dovreb­be esse­re patri­mo­nio di tut­ti e non una neces­si­tà che ogni vol­ta vada affer­ma­ta.

            Pen­sa­re che il pae­se non pos­sa esse­re gover­na­to da chi è incom­pa­ti­bi­le con lo svi­lup­po neces­sa­rio alla cit­tà — per­ché altri­men­ti la poli­ti­ca è il vei­co­lo che por­ta allo scon­tro tra gli inte­res­si rea­li d’indirizzo del­la vita poli­ti­ca ammi­ni­stra­ti­va del pae­se con la neces­si­tà per­so­na­le di busi­ness, dovreb­be esse­re un prin­ci­pio accla­ra­to e non ogni vol­ta riaf­fer­ma­to. Met­te­re l’orsetto vici­no al mie­le e poi lagnar­si che il barat­to­lo del mie­le è fini­to, mi sem­bra da sprov­ve­du­ti anzi da uomi­ni del­le caver­ne.

            Per­so­nal­men­te mi sono pro­di­ga­to in quest’ultimo anno e ten­te­rò di spen­der­mi anco­ra, per fare in modo che il cir­co­lo del PD di San­ta Mari­nel­la-San­ta Seve­ra sia por­ta­to­re di que­sti cri­te­ri di scel­ta e che sia rap­pre­sen­ta­to da un sin­da­co con tali carat­te­ri­sti­che e che tale linea poli­ti­ca non sia mes­sa in discus­sio­ne dal­la pau­ra di per­de­re le pros­si­me ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve.

            Cer­ta­men­te oltre che la ricer­ca di una clas­se poli­ti­ca pre­pa­ra­ta e all’altezza del­la situa­zio­ne, final­men­te in gra­do di ave­re quel­la giu­sta auto­re­vo­lez­za che per­met­ta alla cit­ta­di­nan­za di pen­sa­re e cre­de­re che le mil­le paro­le dei pro­gram­mi si tra­sfor­mi­no in fat­ti, è neces­sa­rio comin­cia­re a ipo­tiz­za­re lo svi­lup­po di que­sta cit­tà in manie­ra dif­fe­ren­te, comin­cian­do a ricer­ca­re solu­zio­ne alla cri­si eco­no­mi­ca che atta­na­glia l’edilizia, pur­trop­po uno dei mag­gio­ri busi­ness del nostro pae­se.  

            Oggi, più che mai, abbia­mo com­pre­so che la cor­sa alla spe­cu­la­zio­ne edi­li­zia- costrui­re trop­po e in alcu­ni casi nel peg­gior modo pos­si­bi­le- signi­fi­ca in que­sta situa­zio­ne sto­ri­ca di crol­lo del­le ven­di­te, aver fat­to deprez­za­re il patri­mo­nio di ogni cit­ta­di­no con la con­se­guen­za che noi pic­co­li pro­prie­ta­ri ci ritro­via­mo tut­ti più pove­ri.

            Aver com­pro­mes­so la bel­lez­za del ter­ri­to­rio e nel­lo stes­so tem­po non aver sapu­to crea­re i ser­vi­zi a sup­por­to di que­sta cre­sci­ta edi­li­zia e demo­gra­fi­ca, rap­pre­sen­ta un gap che va al più pre­sto col­ma­to, anche in un momen­to in cui vi è una note­vo­le dif­fi­col­tà a recu­pe­ra­re quel­le risor­se eco­no­mi­che neces­sa­rie a rea­liz­za­re le ope­re pub­bli­che che sono rima­ste al palo da tan­ti anni. Natu­ral­men­te qua­lun­que pro­po­sta poli­ti­ca deve esse­re ben coscien­te che l’economia di San­ta Mari­nel­la è stret­ta­men­te lega­ta al set­to­re edi­li­zio e che vi sono inte­re fami­glie che gra­zie a que­sto lavo­ro vivo­no e cre­sco­no.

            La pro­po­sta poli­ti­ca per il 2013 dovrà pre­oc­cu­par­si non cer­to del­le fami­glie dei costrut­to­ri ma del­le loro mae­stran­ze, dovre­mo ten­ta­re di pro­gram­ma­re una ricon­ver­sio­ne pro­fes­sio­na­le di par­te di que­sti lavo­ra­to­ri e far in modo che la vit­to­ria di tale sfi­da ci garan­ti­sca di ipo­te­ca­re il futu­ro.

            Ritar­da­re que­sta scel­ta signi­fi­ca non tener pre­sen­te che il default Irlan­de­se, quel­lo pro­ba­bi­le gre­co e le dif­fi­col­tà spa­gno­le, pas­sa­no anche per aver spe­cu­la­to in set­to­ri come quel­lo edi­li­zio che oggi sono for­te­men­te in cri­si e non aver dato soste­gno ad altri set­to­ri che pote­va­no oggi risul­ta­re stra­te­gi­ci.

            Tale dif­fi­col­tà nel nostro pae­se pur­trop­po s’intreccia anche con una dimi­nu­zio­ne del­la popo­la­zio­ne ita­lia­na.

             Un PIL la cui cre­sci­ta è pari a zero deter­mi­na il ritor­no a casa o la migra­zio­ne in zone con cre­sci­ta eco­no­mi­ca mag­gio­re del­la popo­la­zio­ne extraeu­ro­pea o pro­ve­nien­te dall’est, popo­la­zio­ni che in que­sti ulti­mi anni sono sta­te soste­gno del­la pro­du­zio­ne e in alcu­ni casi rispo­sta alle sof­fe­ren­ze eco­no­mi­che del pae­se.

            Sono coscien­te che le dif­fi­col­tà del­la poli­ti­ca di San­ta Mari­nel­la sono da inqua­dra­re in un ambi­to nazio­na­le, ma anche cer­to che l’attuale giun­ta e l’attuale Sin­da­co, han­no riper­cor­so gli stes­si erro­ri poli­ti­ci del pas­sa­to, con l’aggravio che oggi più che mai le cau­se del­la cri­si e la neces­si­tà di cam­bia­re rot­ta sono dive­nu­te anco­ra più pale­si; solo i coman­dan­ti sprov­ve­du­ti di que­sta San­ta Mari­nel­la non sono sta­ti in gra­do di vede­re gli sco­gli che, posti davan­ti alla plan­cia, osta­co­la­va­no il cam­mi­no.

            Le scel­te poli­ti­che per la rina­sci­ta di San­ta Mari­nel­la si scon­tra­no con un ter­ri­to­rio limi­ta­to, con una cul­tu­ra che pre­ve­de­va uno svi­lup­po sol­tan­to pas­san­do dal­la ter­ra, dall’artigiano ai set­to­ri com­mer­cia­le, impie­ga­ti­zio o edi­li­zio, ten­den­za che asso­lu­ta­men­te va inver­ti­ta.

            Pen­sa­re a col­ti­va­zio­ni itti­che e veri­fi­ca­re qua­li pos­si­bi­li­tà vi sono che que­ste sia­no eco­com­pa­ti­bi­li è una stra­da da per­cor­re­re maga­ri a brac­cet­to con una strut­tu­ra orga­niz­za­ta di pesca­to­ri.

            Far dive­ni­re San­ta Mari­nel­la il pae­se degli spec­chi, dato il cli­ma, e tro­va­re il modo di far si che tut­ti gli edi­fi­ci pub­bli­ci e l’illuminazione pub­bli­ca sia­no ali­men­ta­ti solo da ener­gia alter­na­ti­va, è un pro­gram­ma di soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le ed eco­no­mi­ca da per­se­gui­re.

            Recu­pe­ra­re fon­di euro­pei: per la dife­sa del mare e ripen­sa­re a un’intera rete fogna­ria che sia in gra­do di garan­ti­re un cor­ret­to deflus­so del­le acque nere, dei depu­ra­to­ri che fun­zio­ni­no anche se posti in luo­ghi infe­li­ci e biso­gno­si di una spe­sa ener­ge­ti­ca note­vo­le per far sali­re l’acqua dal livel­lo del mare a quel­lo del­le col­li­ne, è una sfi­da da vin­ce­re!!

            Non pos­sia­mo con­ti­nua­re a esse­re silen­ti e sor­di alla chiu­su­ra spo­ra­di­ca e gior­na­lie­ra del­la bal­nea­zio­ne del­le spiag­ge di San­ta Seve­ra e San­ta Mari­nel­la. Solo quest’amministrazione non è sta­ta in gra­do di con­trol­la­re e di far rispet­ta­re gli accor­di con l’ente gesto­re del­la strut­tu­ra fogna­ria ed è sta­ta costret­ta a chiu­de­re alla bal­nea­zio­ne, lo scor­so anno, la spiag­gia cen­tra­le di San­ta Mari­nel­la e quest’anno quel­la di San­ta Seve­ra. Non dob­bia­mo e non pos­sia­mo di cer­to arri­va­re all’estrema con­se­guen­za di deci­de­re se chiu­de­re le atti­vi­tà bal­nea­ri e met­te­re in cri­si un’asset del­la nostra eco­no­mia o tute­la­re la salu­te pub­bli­ca, come suc­ce­de a Taran­to a segui­to di poli­ti­ci inet­ti,…… vero?   

            Rimet­te­re a posto dei pun­ti qua­li­fi­can­ti la cit­tà come la pas­seg­gia­ta, piaz­za­le Costi­ci, il pro­mon­to­rio die­tro il por­to.

            Man­te­ne­re e com­ple­ta­re il lun­go mare a San­ta Seve­ra. Valo­riz­za­re i quar­tie­ri Quar­tac­cia e Ali­bran­di.

            Rein­ven­tar­si l’uso del Castel­lo di San­ta Seve­ra, facen­do­lo dive­ni­re il bor­go del­la cul­tu­ra, dell’artigianato, del bere e man­giar bene, facen­do­lo dive­ni­re vir­tuo­so esem­pio di un Castel­lo in gra­do di manu­te­ner­si e di miglio­ra­re il suo aspet­to con gli introi­ti del­le atti­vi­tà svol­te all’interno del­le sue mura.

            Sono tut­te que­ste azio­ni e mol­te altre che la poli­ti­ca del 2013 dovrà met­te­re in con­to e di tut­te que­ste dovrà saper­ne coglie­re la com­ples­si­tà ma anche gli enor­mi van­tag­gi.

            Sono con­vin­to che se la poli­ti­ca e i poli­ti­ci del 2013 sapran­no indi­riz­za­re le pro­prie ener­gie nel cer­ca­re le solu­zio­ni miglio­ri per tut­ti e non per pochi, difen­de­re inte­res­si pub­bli­ci e non quel­li par­ti­co­la­ri, libe­ra­re le ener­gie sane del pae­se e non ricer­ca­re il pic­co­lo affa­re e l’inciucio per accon­ten­ta­re il clien­te di tur­no, que­sta nostra pic­co­la cit­tà avrà un roseo futu­ro.

            Cre­do, che que­sto sia il cri­na­le su cui il cir­co­lo ter­ri­to­ria­le del PD deb­ba con­ti­nua­re a muo­ver­si, per entra­re in sin­to­nia con il pae­se, sono sicu­ro che vi sia­no le risor­se e le ener­gie uma­ne per vin­ce­re in que­sto modo e spe­ro pri­ma di tut­to di poter dire a Mag­gio 2013: — “nel comu­ne di San­ta Mari­nel­la ha vin­to la buo­na poli­ti­ca”- e per­tan­to ini­zi la vola­ta fina­le che ci por­te­rà alle ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve del 2013 ma vin­ca alla fine solo il cit­ta­di­no e que­sta mera­vi­glio­sa “ cit­tà di San­ta Mari­nel­la”.

Ema­nue­le Pien­di­be­ne

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